Ebbene, se mettere insieme i tasselli del 'puzzle' delle varie conoscenze è importante e necessario, mi sembra altrettanto indispensabile che si superi l'individualismo e che si riesca finalmente a fare della scuola una formazione al lavoro di gruppo.
Attenzione: non basta lavorare 'in gruppo', sommando ricerche e contributi personali per sintetizzarli, ad esempio, in un cartellone o in un elaborato collettivo.
Ci vuole molto di più: un vero gioco di squadra, fondato sulla collaborazione effettiva, cioé sulla cooperazione non solo come metodo di lavoro, ma come stile di vita.
Lo so: sono concetti un po' difficili e spesso è la stessa scuola a darvi la spinta a competere piuttosto che a collaborare per uno scopo comune. I vostri stessi genitori, talvolta, puntano più sulla vostra affermazione personale che sulla vostra capacità di operare con i compagni/e come una vera squadra.
Io, insieme con gli altri insegnanti di classe, proveremo ad offrirvi alcune possibilità in più in questo senso. Le aule e gli arredi della scuola, a dire il vero, sembrano fatte apposta per scoraggiare il confronto e la cooperazione, ed anche il numero degli alunni/e per classe non ci aiuta sicuramente. Eppure sono certo che ce la faremo a
costruire dei percorsi di gruppo che vi abituino a discutere insieme, a decidere
collettivamente ed a cooperare per un progetto comune. Lo spirito di squadra non
può essere confinato solo all'ambito sportivo e, anche in questo caso, spesso
bisogna stare attenti che la competizione non rovini tutto...
Per quel che mi riguarda, mi aspetto da voi una maggiore attenzione al confronto in aula, più entusiasmo nel lavoro comune ed una reale solidarietà tra voi ragazzi/e. Essere compagni/e, in questo caso, è più importante che essere amici, perché l'amicizia è naturalmente selettiva ma la collaborazione va cercata con tutti.
Avrei piacere di sentire la vostra opinione su quanto vi ho scritto e, a tal fine, potete usare il modulo dei commenti, che segue questo stesso articolo.
Come i moschettieri d Dumas, allora, proviamo a far nostro il motto: "Tutti per uno! Uno per tutti!".
(c) Ermete Ferraro -31.10.2011