Visitando http://logophilia.in/ - interessante e accattivante sito web indiano tra i più qualificati nella diffusione della ricerca etimologica - ho trovato molto efficace la periodica presentazione d'un esempio concreto di analisi dell'origine e dell'evoluzione semantica di alcune parole molto comuni, raggruppate per ambiti tematici.
Il motto di questa vivace realtà formativa indiana è: "Teach a word, you will help for a day; teach etymology, you will help for lifetime" ("Insegna una parola e darai aiuto per un giorno; insegna l'etimologia e darai aiuto per tutta la vita"). Condivido in pieno questo principio, ragion per cui mi è sembrato che questo genere di "schede" tematiche siano una risorsa particolarmente utile che, nella sua semplicità, può stimolare chi inizia questo percorso a cimentarsi in prima persona con l'indagine etimologica. Se è vero, come si proclama sul sito citato, che le parole sono uno strumento fondamentale per la conoscenza e che un ampio numero di vocaboli possono essere agevolmente decifrati attraverso la comprensione funzionale dell'etimologia, aiutare i ragazzi ed i giovani a verificare direttamente come funziona questa tecnica di analisi, facendone esperienza direttamente, perchè non ispirarsi a questa metodologia? Ecco, allora, che ho cominciato a proporre al mio gruppo-classe la prima delle 'schede' etimologiche dedicate a specifiche tematiche. Si tratta delle "5 parole della scuola", che mi hanno permesso di cominciare con loro questo percorso laboratoriale, discutendo non solo della tecnica etimologica in sé, ma anche di come sia cambiato, nel tempo, il senso di tanti termini di largo uso.
Scavando nelle parole per ricavarne le radici più antiche, quindi, gli alunni/e hanno scoperto, ad esempio, che la "cattedra" non è quela scrivania dietro la quale siedono i loro insegnanti, bensì la "sedia" che - come una volta il trono del vescovo o di un governatore civile - rappresenta il simbolo della loro posizione ed autorità. O anche che "registro" è un termine di origine latina da cui sono derivati anche "registratore" e "registrazione", trattandosi anche in questo caso di strumenti che servono a "riportare" dati e fatti. Così come hanno scoperto che lo stesso "insegnante" dovrebbe essere una persona capace di lasciare effettivamente un "segno", una traccia, nella mente e nella coscienza dei propri alunni. Questi ultimi, poi, hanno appreso di chiamarsi così perché l'insegnamento è ciò che nutre - "alimenta" - le loro menti e li fa crescere da ogni punto di vista.....
Ebbene, come si vede da questa semplice esplorazione di cinque parole è possibile allargare il discorso e, soprattutto, incitare i ragazzi/e a seguire gli esempli forniti, provando a fare anche loro gli "Sherlock Holmes" del vocabolario, svelandone misteri e curiosità. Ecco perchè ho deciso di allargare questa esperienza a tutti gli allievi/e delle mie classi, nella speranza che anche in loro si accenda una scintilla d'interesse per la ricerca etimologica e per le sue affascinanti avventure dentro le parole.