Ebbene, credo che affrontare questi temi è fondamentale per imparare a comprendersi ed a comprendere gli altri. Educarsi all'affettività, infatti, vuol dire crescere nella consapevolezza di ciò che si pensa, ma anche di ciò che si sente e si prova. Imparare a leggere e nominare i propri sentimenti è il primo passo per un'affettività che non sia solo istintiva, ma sappia far crescere ciascuno di voi, facendovi diventare più maturi/e. Ecco perché sono già due anni che, abbastanza regolarmente, vi chiedo di rispondere al mio "appello emotivo", esprimendo un voto al vostro umore e, soprattutto, metttendoci vicino un aggettivo che sappia esprimere davvero come state in quel momento. E' un percorso importante quanto quello cognitivo (cioé delle conoscenze che apprendete giorno per giorno) e sono certo che avete delle cose da dirmi su questo argomento. Aspetto i vostri commenti e vi saluto...affettuosamente. Il prof
In questi giorni ci è capitato più di una volta di parlare di sentimenti, affetti ed emozioni. E' successo introducendo un percorso di educazione all'affettività e richiamando alla mente quello svolto lo scorso anno sull'educazione al rispetto. E' capitato anche quando abbiamo concluso la lettura di "Alice nel Paese delle Meraviglie" e siamo passati ad analizzare meglio la personalità della protagonista. Abbiamo parlato di sentimenti, infine, quando abbiamo commentato insieme la poesia di Sbarbaro "Felicità fatta di nulla", cercando di capire che cosa significa questa parola per ciascuno di noi.
Ebbene, credo che affrontare questi temi è fondamentale per imparare a comprendersi ed a comprendere gli altri. Educarsi all'affettività, infatti, vuol dire crescere nella consapevolezza di ciò che si pensa, ma anche di ciò che si sente e si prova. Imparare a leggere e nominare i propri sentimenti è il primo passo per un'affettività che non sia solo istintiva, ma sappia far crescere ciascuno di voi, facendovi diventare più maturi/e. Ecco perché sono già due anni che, abbastanza regolarmente, vi chiedo di rispondere al mio "appello emotivo", esprimendo un voto al vostro umore e, soprattutto, metttendoci vicino un aggettivo che sappia esprimere davvero come state in quel momento. E' un percorso importante quanto quello cognitivo (cioé delle conoscenze che apprendete giorno per giorno) e sono certo che avete delle cose da dirmi su questo argomento. Aspetto i vostri commenti e vi saluto...affettuosamente. Il prof
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Questa frase - che dava il titolo ad un diffuso manuale di latino per la scuola media - è al tempo stesso vera e falsa. E' vera perché la nostra lingua deriva direttamente ed in modo evidente da quella latina, cui assomiglia come una figlia alla madre. E' falsa, però, perché le differenze sono parecchie, sia nella grammatica sia negli stessi vocaboli, la cui somiglianza con l'italiano spesso trae in inganno.
La prova d'ingresso che vi ho proposto lunedì 11, cari ragazzi/e, ha dimostrato che è abbastanza semplice tradurre alcune frasi latine, ma anche che è molto facile cadere in errore e capire una cosa per un'altra... Anche se questo primo "test" non è andato bene - visto che il punteggio maggiore raggiungeva appena la sufficienza - credo che sia comunque utile proporvi un breve corso di latino. E questo sia perché è molto importante scoprire le radici dell'Italiano e di tante altre lingue neolatine, sia perché penso che possa essere una sfida da affrontare con buona volontà da parte vostra e con un po' di pazienza da parte mia. Allora, coraggio! Proverò a rendervi questo studio il più vivace possibile e sono certo che studiare il latino vi aiuterà a capire meglio l'origine delle parole italiane, ma anche alcuni aspetti dell'analisi logica che stiamo affrontando in questo periodo. Buon lavoro, allora, e...MEMENTO AUDERE SEMPER ! (il prof.) Questo è il primo "post" del nuovo sito che ho dedicato a voi ragazzi-e della II D. La sua costruzione grafica non è stata semplice, ma ora spero che questo piccolo sforzo possa servirvi a mantenere una comunicazione più diretta e continua fra noi. Siamo all'inizio del nuovo anno (solare) ma l'anno (scolastico) ha visto trascorrere ormai il primo trimestre. Le cose da fare sono ancora tante, ma sono certo che - con la vostra collaborazione e con una partecipazione attiva ed interessata da parte vostra - riusciremo a fare cose buone. A voi tutti, e alle vostre famiglie, un sincero augurio per un 2010 pieno di soddisfazioni.
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AutoreERMETE FERRARO (Napoli 1952), laureato in Lettere e diplomato in Servizio Sociale, è docente ordinario di materie letterarie nella scuola media. E' anche attivista ecopacifista, operatore sociale ed operatore pastorale. Ha scritto alcuni libri e vari articoli. (Web: www.ermeteferraro.it - blog.: http://ermeteferraro.wordpress.com Archivio
January 2016
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