in questi sei mesi di scuola trascorsi insieme abbiamo compiuto due terzi del percorso che vi separa dalla conclusione della scuola media e che segnerà anche la fine del nostro breve rapporto.
Sei mesi sono forse molti per una relazione strettamente formale tra alunni/e ed insegnanti ma, vi assicuro, sono pochi per chi, come me, vorrebbe conoscervi meglio e stabilire con voi un legame un po’ più solido e significativo.
Purtroppo vi ho conosciuti/e solo in terza e, d’altra parte, in questo periodo ho comunque avuto modo di apprezzare le vostre indubbie qualità – personali e scolastiche – ma anche di sperimentare, in certi casi, alcuni aspetti del vostro carattere ed alcune dinamiche del gruppo-classe che mi sono apparse meno
positive e, lo ammetto, piuttosto sconcertanti.
Ho apprezzato, ad esempio, la vostra vivacità intellettuale, i vostri molteplici interessi, la capacità di rapportarvi abbastanza positivamente col mio nuovo metodo d’insegnamento, la curiosità di alcuni e la partecipazione di buona parte del gruppo. Devo dire, d’altra parte, che mi hanno lasciato molto perplesso altri atteggiamenti che non mi aspettavo di trovare in una classe come la vostra.
Distrazione, passività, scarsa diligenza nell’eseguire le consegne, superficialità e, soprattutto, un senso di responsabilità non sempre accettabile – anche se ovviamente non riguardano tutti/e – hanno rappresentato comunque un elemento abbastanza costante della vostra interazione con noi docenti.
Ovviamente siamo consapevoli sia del delicato periodo che state attraversando, sia dello stress che vi deriva dai molti (forse troppi...) impegni extra-scolastici che vi riempiono le giornate, lasciando uno spazio sempre più ridotto allo studio e all’approfondimento personale.
Sta di fatto che molte delle ore di lezione, ammettetelo, scorrono spesso sopra di voi senza lasciare tracce profonde ed affastellando nozioni che restano puramente ‘scolastiche’, e quindi destinate ad essere cancellate da quelle successive, senza riuscire ad organizzarle in un percorso davvero unitario ed
interdisciplinare.
Personalmente, come vi ho ripetuto più volte, m’interessa soprattutto che dalla scuola media ciascuno/a di voi esca con tre competenze effettive: 1. un metodo di studio efficace e personale, 2. alcune idee chiare e ben connesse sull’uomo, il suo linguaggio ed il suo ambiente di vita, da verificare ed ampliare negli studi superiori; 3. una valida capacità di relazionarsi agli altri – siano essi compagni/e o insegnanti – he dimostri autonomia personale ma anche senso di responsabilità e spirito di gruppo.
In questi ultimi tempi, come ben sapete, il vostro rapporto fiduciario con i docenti si è incrinato e questo è stato occasione d’insoddisfazione da parte nostra e di amarezza da parte vostra.
Io sono sicuro, però, che questo momento di riflessione...quaresimale faccia bene a tutti/e e che possa aiutarci ad aprire tra noi un dialogo più franco e, tra voi, un rapporto più autenticamente amichevole e
solidale.
Ecco perché resto a vostra disposizione – sia in momenti di gruppo sia in incontri personali con chi lo chieda – per chiarire ancor più in che modo fare di questi ultimi mesi di scuola un’occasione per stare meglio insieme e per trarre maggiore e miglior frutto da questo nostro rapporto educativom ma anche umano.
Vi abbraccio tutti/e con affetto e attendo, come primo segnale, qualche risposta da voi a questa mia lettera aperta, da pubblicare se volete come ‘commento’ al blog oppure da spedire, in modo più riservato, al mio indirizzo mail.
Il prof